Polis o tribù
Gestione familiare della cosa pubblica, bene comune o privatistico: cosa ha a che fare la famiglia con l’amministrazione della città?
Partendo dalle ultime parole di Socrate, il filosofo GIOVANNI VENTIMIGLIA è stato il protagonista dell’undicesimo appuntamento di Cogito un aperitivo per la mente “POLIS O TRIBU’”, progetto nato da una idea di Alberto e Francesca Tasca d’Almerita, lunedì 4 febbraio alle 19,00 a Palazzo delle Aquile, sala delle Lapidi (piazza Pretoria 1)
Come di consueto Salvo Piparo e le sue CogitAzioni hanno accolto il pubblico, con la direzione di Alfio Scuderi.
Il luogo, come di consueto è stato “parlante”: il palazzo civile più rappresentativo della città, sede appunto del Comune di Palermo, fu costruito nel 1470 dall’architetto Giacomo Bonfante per volere del pretore Pietro Speciale. Durante i secoli subì innumerevoli trasformazioni, tra le più importanti si ricordano, quella avvenuta nel 1553 quando l’ingresso principale fu spostato dalla piazza Bellini alla piazza Pretoria, e quella avvenuta tra il 1874 e il 1891 ad opera dell’architetto Giuseppe Damiani Almeyda che ha dato l’attuale forma al palazzo.
Sul coronamento, sulla facciata e all’interno si trovano numerose aquile di diversa fattura, da qui il nome di “Palazzo delle Aquile”. All’interno si possono visitare: la Sala Rossa, ovvero lo studio del Sindaco; la Sala Gialla, dove si riunisce la Giunta Comunale; la Sala delle Lapidi, così chiamata per le numerose lapidi che rivestono le sue pareti e che testimoniano importanti fatti ed eventi legati alla storia della città, qui si riunisce il Consiglio Comunale.
Ospite: Giovanni Ventimiglia
Giovanni Ventimiglia, professore ordinario di Filosofia teoretica all’Università di Lucerna in Svizzera, fondatore dell’Istituto per gli studi filosofici e Presidente dell’Aristotele College racconterà in che modo la filosofia ci traccia ancora oggi una strada verso la democrazia, partecipativa e attiva. Un democrazia che guarda alla polis e non alle singole tribù. Ventimiglia, con la verve che ha contraddistinto il suo intervento al programma “Se stasera sono qui” con Teresa Mannino su La 7, dopo avere organizzato lo scorso settembre nella sua città natale il convegno “Filosofie nel Mediterraneo”, portando qui i massimi esperti di Aristotele, torna a Palermo per parlare di democrazia, prendendo spunto da Socrate, Platone e Aristotele e guardando alla modernità.