Futuro?
Il Futuro è già tracciato oppure possiamo fare ancora qualcosa per renderlo più ospitale?
Il quattordicesimo appuntamento di “Cogito, un aperitivo per la mente”, ideato da Francesca e Alberto Tasca d’Almerita, ha provato a mettere l’Uomo al centro del dibattito, la sua storia, i cambiamenti che ha apportato nel mondo.
Il filosofo evoluzionista Telmo Pievani al Teatro Santa Cecilia il 29 settembre ha parlato di “umanesimo ecologico” come unica soluzione possibile, poiché non è più immaginabile una contrapposizione tra antropocentrismo ed ecocentrismo, tra i diritti dell’uomo e i diritti della natura.
Partendo da chi siamo stati e riflettendo su chi siamo adesso, il Futuro si apre a tante possibilità.
La vita sulla Terra esiste da 3,8 miliardi di anni, noi esseri umani da 300 millenni: comparato a un anno solare, noi siamo nati alle 23.32 del 31 dicembre. Siamo gli ultimi 28 minuti della storia, eppure siamo stati capaci di fare, nel Bene e nel Male, tantissime cose.
Ora però, insieme, dobbiamo capire dove stiamo andando e meritarci l’appellativo che noi stessi ci siamo dati di sapiens.
Ospite: Telmo Pievani
Telmo Pievani (1970) è Ordinario presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli studi di Padova, dove ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche. Presso lo stesso Dipartimento insegna anche Bioetica e Divulgazione naturalistica. Dal 2016 è Delegato del Rettore per la Comunicazione Istituzionale e la Divulgazione scientifica dell’Università degli studi di Padova.